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Situazione - Nell’attesa dei Campionati italiani l’attenzione è rivolta a quelli australiani

La sconfitta di James Magnussen nei 100 stile libero definita “scioccante”

Commentatori e media sconcertati. Il “Missile” l’ha attribuita alla sua volontà di ricercare il record del mondo.

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La prossima settimana, dall’8 al 12 aprile, com’è noto, si svolgeranno a Riccione, i Campionati Italiani Primaverili Assoluti, in vasca lunga. In perfetta concomitanza di date, a Chartres, avranno luogo i Campionati Francesi, pure in vasca lunga. L’attesa è notevole perché entrambi i Campionati avranno la funzione di selezionare le squadre nazionali per i Campionati Europei in programma a Berlino nella seconda metà di agosto.

Dopo una vivace e promettente stagione invernale in vasca corta e dopo i consueti collegiali (in altura o meno) è giunto il momento di verificare lo stato dell’arte del nuoto nostrano, e di quello d’Oltralpe. Da noi l’attenzione maggiore sarà per Federica Pellegrini, ca va sans dire, a Chartres per Yannick Agnel, appena rientrato in Francia da Baltimora, accompagnato dal suo attuale allenatore Bob Bowman.

Nel frattempo l’attenzione internazionale è tutta per i Campionati Australiani, in vasca da 50 metri, in corso a Brisbane e validi come “Trials” tanto per i Giochi del Commonwealth quanto per i Campionati Pan Pacifici. Iniziati l’1 aprile, si concludono domenica 6 aprile.

Su questo giornale ne riferiamo puntualmente giornata per giornata, grazie ai commenti di Gianfranco Saini.

Oggi ne parliamo anche qui perché l’esito dei 100 metri stile libero maschili nella giornata odierna, la quarta, ha scioccato i commentatori australiani. La vittoria del non ancora ventenne Cameron McEvoy sul “Missile” James Magnussen, 22 anni, ha lasciato di sasso. “Down Under” nessuno se l’aspettava. Da noi, Saini, dopo le semifinali, aveva avvertito che seppur Magnussen era favorito la sua vittoria non era per niente scontata.

In realtà, l’arrembante McEvoy ha fatto una gara perfetta, irresistibile, balzando in testa sin dal tuffo di partenza, virando per primo a metà gara – sia pure per un solo centesimo – ed incrementando il proprio vantaggio nella seconda vasca. Dovremo cominciare a considerarlo un fuoriclasse, sia perché nessuno alla sua età aveva mai nuotato la gara principe così velocemente, sia perché ha battuto colui che era violentemente favorito, anche per avere messo a segno ben sei crono sotto i 48 secondi nei primi mesi dell’anno.

McEvoy ha vinto in 47.65, migliorando di 23 centesimi il proprio personale e staccando Magnussen di 27 centesimi (47.92). Delusissimo, Magnussen ha incolpato della sconfitta il suo desiderio di battere il record del mondo detenuto dal brasiliano Cesar Cielo con 46.91, tempo risalente all’era dei super costumi. Filosoficamente il “Missile” ha commentato: “Archivierò questa sconfitta come un’utile esperienza. Avrò tempo di rifarmi ai Giochi del Commowealth”.

Alla categoria degli scioccati si iscrive però anche McEvoy che ammette sinceramente: “Ho scioccato me stesso ma la ragione per cui mi alzo presto al mattino è perché voglio migliorarmi rispetto allo scorso anno”. McEvoy ha declinato il ruolo di favorito per i Giochi del Commonwealth, in programma a Glasgow in estate, restituendolo a Magnussen: “In questa stagione sono andato sotto i 48 secondi soltanto un paio di volte, lui molte di più, e resta favorito per Glasgow”.

Resta il fatto che, assieme al suo coach Richard Scarce, McEvoy sta già progettando come migliorarsi ulteriormente. Nella seconda giornata Cameron MCEVOY, che compirà venti anni il 13 maggio prossimo, aveva vinto anche i 200 metri in 1:45.46, pure miglior tempo dell'anno. 

Indubbiamente il nuoto australiano, e quello mondiale, si è arricchito di un nuovo protagonista.

 

Il link al video della gara: https://www.youtube.com/watch?v=yXKwvn-z-Sc 

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