Direttore Responsabile: Camillo Cametti

Camillo Cametti at Large

Primo Piano – Un altro italiano fra gli “Immortali”

Castagnetti nella Hall of Fame

Verrà onorato a Fort Lauderdale, Florida, in primavera.

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Alberto Castagnetti premiato dalla Rivista Il Mondo del Nuoto assieme a Ratko Rudic con il premio "Top Coach" nel 2008 (Castagnetti per il Nuoto, Rudic per la Pallanuoto). Nella foto con i due Tecnici vi sono Camillo Cametti, direttore della rivista, Silvio Cametti e Alberto Nuvolari, redattori.

 

Anche Alberto Castagnetti entrerà fra gli “Immortali”. Oggi l’International Swimming Hall of Fame ha reso noto l’elenco di coloro che l’11 maggio 2013, nel corso di una formale cerimonia, entreranno a far parte del “Salone della Fama del Nuoto Internazionale”.

Il compianto “Maestro”, scomparso il 12 ottobre 2009, all’età di 66 anni, sarà ricordato per sempre fra i grandi che hanno fatto la storia del nuoto. Peccato che Alberto non ci sia più, ne sarebbe stato molto felice, anche se com’era sua abitudine, avrebbe minimizzato tanto onore.

In questo momento il mio pensiero va a Isabella, la moglie, alle figlie Veronica e Virginia e ai fratelli Grazia, Giannangelo e Mario che, sotto la guida dell’appassionatissimo padre Mario, hanno condiviso con Alberto l’attività agonistica, nel nuoto ed anche nella pallanuoto.

Alberto è stato eletto da un gruppo qualificato e numeroso di esperti internazionali che fanno parte del Comitato di Selezione dell’ISHOF (da me presieduto), fra tanti altri grandi allenatori (di tutte le specialità).

Nel succinto curriculum di Alberto che accompagna la notizia, l’ISHOF segnala come da atleta egli abbia preso parte all’Olimpiade di Monaco del 1972 e ai primi Campionati del Mondo della FINA, a Belgrado 1973. Come allenatore, prosegue il comunicato ISHOF, “Castagnetti è stato alla guida della Nazionale italiana di nuoto dal 1987, allenando, fra gli altri, campioni del calibro di: Giorgio Lamberti tre record mondiali in stile libero, tre medaglie ai campionati del mondiali del 1991 (oro nei 200m stile libero, bronzo nei 100m stile libero e nella staffetta 4x100m stile libero), oltre a tre medaglie d’oro ai campionati europei e a 18 titoli italiani; Domenico Fioravanti (due medaglie d’oro in rana all’Olimpiade di Sydney 2000); Federica Pellegrini due medaglie olimpiche nei 200m stile libero (argento ad Atene 2004 e oro a Pechino 2008), due ori mondiali a Roma 2009 (200 e 400 metri stile libero) e quattro record del mondo”.

Assieme ad Alberto verranno onorate altre nove grandi personalità, tutte viventi: quattro nuotatori – Gary Hall Jr. (USA), Pieter van den Hoogenband (NED), Yana Klochkova (UKR) e Dagmar Hase (GER) -; un tuffatore, il cinese Jia Hu; una nuotatrice sincronizzata, l’americana Nathalie Schneyder; un pallanuotista, il croato Milivoj Bebic (ex Yugoslavia); un nuotatore in acque aperte, il canadese Cliff Lumsden; un “contributor”, l’australiano Peter Montgomery (pallanuoto).

L’elezione di Alberto, amico di una vita, mi rende felice. Ci conoscevamo da bambinelli, da quando avevamo quattro anni. Abbiamo condiviso tante esperienze: nuoto, pallanuoto, le “Clinics” dell’ American Swimming Coaches Association negli anni settanta, e tante altre cose ancora. Da quando assunse la guida della Nazionale abbiamo vissuto le vicende del nuoto italiano in parallelo: lui da tecnico, io da giornalista/amico. Mi confidava molte cose, chiedendomi riservatezza. L’ha sempre avuta, ed anche per questo la nostra amicizia non si è mai incrinata.

Dopo i Mondiali di Roma 2009 mi congratulai per i successi della Pellegrini e  del nuoto italiano e gli dissi un paio di cose. La prima che lo aspettavo a casa mia, con sua moglie, per una cena e per tante chiacchere a ruota libera. Mi disse che sarebbe venuto appena terminata la convalescenza dopo l’operazione che poi si rivelò fatale. La seconda che l’avrei proposto alla International Swimming Hall of Fame. Mi disse, con un po’ di scetticismo: “Camillo, ti ringrazio di cuore ma credo che sarà molto difficile”.

Dopo la sua morte, a maggior ragione, volli mantenere la mia promessa e così inoltrai formalmente la “nomination”, corredata da un dettagliato curriculum. Alberto venne inserito fra i candidati già dalla classe 2012: prese un buon  numero di voti e fu terzo (come Fioravanti, che però, poi, venne ugualmente onorato); risultò primo l’ungherese Laszlo Kiss, allenatore  di Krisztina Egerszegi e attuale responsabile della squadra nazionale ungherese.

Stavolta tocca ad Alberto ricevere gli applausi della qualificata platea internazionale che sarà presente a Fort Lauderdale la sera dell’11 maggio prossimo. Forse di lassù Alberto sorriderà. Ma quanta nostalgia, Amico mio!

 

 

 

 

 

 

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