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Camillo Cametti at Large

Kazan, 2 Agosto 2015 – Bilancio Nuoto Sincronizzato

RUSSIA pigliatutto: 8 ori e un argento

Cina sempre seconda con sei argenti e un bronzo. Torna sul podio il Giappone con quattro medaglie di bronzo. L’Italia è sesta con due bronzi, entrambi nel misto.

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DUO RUSSO_32nd LEN European Championships Swimming, Diving, Synchro, Open Water

Nel nuoto sincronizzato, è noto, le gerarchie non si sovvertono facilmente. Certamente la Russia non poteva essere scalzata dalla sua posizione dominante, tanto più che giocava in casa. Le atlete russe hanno imposto la loro schiacciante supremazia vincendo una medaglia in ciascuna delle 9 gare , 8 d’oro e una d’argento. Belle le loro coreografie e musiche, straordinaria la loro bravura. Un incanto per il numerosissimo pubblico che le ha applaudite. 

La squadra è stata trascinata dal collaudato duo formato da “mamma” Natalia Ishchenko (è fresca di gravidanza) e da Svetlana Romashina (nella foto in copertina, di Pasquale Mesiano/Deepbluemedia.eu-Inside.com).


La Cina è ormai la solita, solida, seconda potenza, con 7 medaglie: 6 d’argento e una di bronzo; non avendo vinto nessun oro, nel medagliere ufficiale appare al terzo posto, dietro agli Stati Uniti che si sono aggiudicati il doppio misto tecnico (e hanno poi vinto l’argento in quello libero).

Quarto nel medagliere, ma al terzo posto per numero di medaglie, il Giappone, con quattro bronzi vinti grazie anche al ritorno dalla Cina dell’antica allenatrice (che in Cina aveva avuto modo di favorire lo sviluppo della specialità con i suoi metodi di allenamento).

Con due medaglie – una d’argento, l’altra di bronzo - quinta nel medagliere, la Spagna. Poi, al sesto posto, c’è l’Italia, con i due bronzi nel misto. Chiude l’Ucraina con un bronzo.

L’introduzione delle gare miste – una donna e un uomo -, che ha fatto storcere il naso a molti e la cui valenza sportiva e tutta da valutare, in realtà è stata molto gradita dal pubblico ed ha avuto un impatto mediatico straordinario, una vera bomba. Buon per noi che la federazione italiana non si è fatta cogliere impreparata, e che il giovanissimo Giorgio Minisini, con due partner di valore come la Flamini e la Perrupato ha colto due meritatissime medaglie di bronzo.

Per il futuro la FINA dovrà prendere esempio dagli altri sport – come il pattinaggio sul ghiaccio – e vietare ai maschi il trucco. Non solo, per evitare carnevalate dovrebbe imporre loro un costume analogo a quello indossato da Minisini.

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